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La Portassa di Osasco

Briciole di storia osaschese

2019-07-09 22:57

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Briciole di storia osaschese

Una piccola storia di paese sul nostro campione di motocross Gianfranco Nota

Domenica 26 maggio 2019 sono apparsi in paese gli annunci della morte di Gianfranco Nota, di 76 anni, avvenuta a Villar Perosa dove abitava.


Nato ad Osasco nel 1942, negli anni ’60 era stato campione italiano di motocross.


Nel 1948-49 era stato protagonista di un evento eccezionale se non addirittura miracoloso.


Bisogna saper che a quei tempi (e fino al 1965) il beale che attraversa il paese era scoperto, separato dalla strada da un muretto di protezione alto circa 70 cm. dal piano stradale e ricoperto da una robusta lastra di pietra larga 50 cm. circa (un residuo di tale pietra è tutt'ora collocata sul fronte dell’ex municipio e costituisce la storica “pera garga”).


Il muretto sopra citato serviva anche ai ragazzini più svegli come mezzo di gioco e di esercizio dell’equilibrio correndovi sopra.


Una sera il piccolo Gianfranco, correndo sul muretto di fronte alla chiesa, scivolava in acqua (in quei giorni il beale era rigonfio d’acqua per le piogge autunnali) e veniva trascinato sino in fondo al paese senza che alcuno l’avesse visto cadere.


Per sua fortuna, all'altezza dell’accesso alla casa Millone, il signor Nando Boeris (mezzadro della cascina parrocchiale), mentre stava parlando con i fratelli Min e Mainot Millone, ha visto emergere dall'acqua un braccio ed una gamba e, prontamente, saltava nel beale e recuperava il malcapitato, a pochi metri di distanza dal salto del “rodon” che azionava la segheria allora esistente.


Il bambino sembrava ormai morto, ma veniva portato di corsa dalle suore Salesiane a villa Ninfea, dove la brava infermiera Suor Elena, riusciva a farlo rinvenire.


Non ricordo se il piccolo sia stato portato in ospedale (ma è abbastanza improbabile, per quei tempi); mi pare però che sia stato fatto un quadro votivo “Per grazia ricevuta” esposto nella Cappella Madonna della Neve.


Osasco, 10.6.2019                                                                                                                                                                                                                                                   Ignazio Gilli


 


Questo fatto ce lo ha scritto l’amico Gilli Ignazio ed è anche la versione dei fatti da sempre circolata in paese, ma anche questa volta La Portassa ha scoperto che le cose non erano andate esattamente così.


Tra i tanti osaschesi che lunedì 27 maggio sono saliti a Villar Perosa per dare l’ultimo saluto e l’ultimo applauso al loro campione (in tempi in cui i campioni avevano vita molto più difficile che ai tempi nostri), c’era anche un testimone del fatto sopra descritto, la cui versione coincide solo nella seconda parte del racconto.


Che il muretto fosse una palestra per i ragazzini era una cosa saputa da tutti in paese, ma si sa che i ragazzi dopo un po’ si annoiano di compiere sempre le stesse azioni, quand'anche pericolose!


E fu così che la sera in cui avvenne il fatto i ragazzini  avevano lanciato una sfida, a dir poco, temeraria: chi riusciva non solo a camminare sul muretto, ma da questo saltare il canale, largo circa 1,5-2 metri.


La sfida era già iniziata ed alcuni tra i più grandicelli erano riusciti nell'impresa, compreso il testimone, che aveva 4-5 anni in più di Gianfranco.


Visto il buon esito della prova dei compagni Gianfranco, che già da piccolo amava la competizione (cosa poi confermata nelle gare di motocross) e la sfida al pericolo, tentò il salto, che però fallì clamorosamente.


A quel punto i ragazzi presenti, pensarono bene di darsela a gambe, senza probabilmente rendersi conto del pericolo che stava correndo il loro compagno di avventura.


La storia fortunatamente non si concluse in dramma, ma i testimoni riuscirono a mantenere il loro segreto ben stretto fino a lunedì 27.5.2019, cioè per ben 70 anni circa.



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